C’è una città deserta, con piccole travatureche sostengono, vuoti privé di visione:uno schermo, poche poltrone di pelle.Le stelle bruciano di notte, di giornoil sole splende, e si spalma come grassosopra un palmo di pannelli solari. A tratticani passano, nei quartieri divelti dal caldo.Hanno preso ad annusare sempre menogli scoli dei cantieri industriali. Ormaileccano avidi, ogni traccia che resta di umido.– Tommaso Meozzi