Il progetto del 2018 legato alla realizzazione del Parco della Storia dell’Uomo, sezione Civiltà Contadina, è stato di effettuare delle indagini preliminari, rilievo, progettazione e e studio preliminare di restauro.

Qui di seguito alcune delle tavole consegnate per la realizzazione del Parco della Civiltà Contadina:

Il Parco della Storia dell’Uomo nasce per raccontare gli ottomila anni della presenza umana sul suo territorio, dalla Preistoria alla Città dello Spazio, passando per la Civiltà rupestre e la Civiltà contadina.
È un viaggio di scoperta, sia esperienziale che emozionale, attraverso ricostruzioni, moderne installazioni e contributi audio e video, frutto anche del recupero di materiali di archivio.
Con l’allestimento del Vicinato a Pozzo di Rione Malve, nel Sasso Caveoso, prende così il via la realizzazione del parco archeologico, storico, antropologico e naturalistico che racconterà la storia dell’uomo a Matera dalle origini ai giorni nostri, articolato in quattro parchi tematici:

  1. Parco della Civiltà Contadina (si sviluppa nel sistema abitativo del Rione Malve, nel Sasso Caveoso);
  2. Parco della Preistoria (presso il villaggio neolitico di Murgia Timone);
  3. Parco della Civiltà Rupestre (con le sue sette chiese rupestri al di là della Gravina, sull’altopiano della Murgia materana);
  4. Città delle Stelle (un planetario, un osservatorio e un museo dello Spazio presso il Centro di Geodesia Spaziale);

Il Parco si sviluppa nel sistema abitativo primordiale del Sasso Caveoso abbarbicato lungo i pendii del profondo vallone della Gravina dalle caratteristiche naturali singolari e grandiose. Rappresenta la persistenza nel tempo di un passato preistorico altrove scomparso, ma qui ancora presente nei meandri cavernosi e nei labirinti sotterranei che si estendono al di sotto delle strutture edificate. La scarsità delle risorse, la necessità di farne un uso appropriato e collettivo, l’economia della terra e dell’acqua, il controllo delle energie del calore e del sole hanno guidato la Civiltà Contadina nell’organizzazione dei Sassi di Matera.
Il progetto sviluppa questa narrazione articolata in temi e itinerari spaziali suddivisi in tappe ognuna portatrice di un differente racconto. Sono presenti rimandi alle tematiche sviluppate nel Parco della Preistoria, della Civiltà rupestre e della Città dello Spazio. L’itinerario è concepito non in modo rigido e gerarchico. Il visitatore può seguire i percorsi proposti dal Vicinato a Pozzo fino al Convicinio ma anche scegliere in modo differente rimescolando e componendo a piacimento le esperienze; stabilendo le priorità, soffermandosi su paesaggio o un dettaglio architettonico o indirizzandosi verso aree destinate nella gestione del Parco a nuovi allestimenti, eventi ed esposizioni temporanee. Il processo stesso di recupero, che in alcune aree dovrà continuare a museo già aperto può costituire un elemento di visita organizzando cantieri e spazi di ricerca aperti alla accessibilità turistica.
Il percorso ha l’obiettivo di ricostruire l’esperienza di una immersione urbana con momenti di visita, ma anche di incontri, sensazioni, esperienze tattili e alimentari. Risponde alla logica dei Sassi di Matera, città lenta, non fatta per un attraversamento rapido ma proprio per fermarsi, imbattersi in qualcuno, lasciarsi coinvolgere nei rapporti sociali, assaporare la vita comunitaria e di vicinato.

Questo rendering dei giardini pensili e di vegetazione locale, ci mostra come i tetti fossero fioriti nel periodo di abbandono dei Sassi prima del 2003:

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